domenica 22 maggio 2011

REFERENDUM: APPELLO DELL'IDV NOCI

Nucleare, Legittimo impedimento e Privatizzazione dell’acqua. Su questi tre importanti argomenti , il 12 e 13 giugno saranno chiamati a esprimersi i cittadini italiani. Nonostante la certezza sulla celebrazione dei referendum non ci sia ancora, per via del tentativo da parte del Governo di delegittimare parte della consultazione abrogando solo le norme di legge sulla costruzione delle centrali nucleari sul territorio nazionale, rimandando di fatto e non cancellando la decisione di riportare il nucleare in Italia, ed anche se le tv non danno o quasi spazio alla notizia, è importante sapere che il destino di tre grandi problematiche nazionali dipende da noi.
L’IdV ha cominciato la sua battaglia contro il nucleare ben prima dei tragici avvenimenti di Fukushima. Il nucleare non è sicuro, non è economicamente vantaggioso e non risolve la problematica dell’autosufficienza energetica. Per queste ragioni chiede a tutti noi di votare SI per l’abrogazione dell’intera legge sul ritorno all’atomo. Un ulteriore SI è necessario per eliminare definitivamente la legge sul legittimo impedimento, già in parte delegittimata dalla Corte Costituzionale. Quella contro il Legittimo Impedimento è una battaglia sull’uguaglianza di tutti al cospetto della legge, è il non voler vedere chi ci governa sottrarsi alla giustizia. È il non voler sentirci inferiori in nessun caso, perché l’articolo 3 della costituzione italiana sancisce che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Infine, altri due SI ci occorrono per rispondere favorevolmente ai due quesiti referendari promossi dal Forum Italiano dei movimenti per l’acqua in cui si chiede di  impedire la privatizzazione dell’acqua pubblica.
Nel 2010, per diverse domeniche di Maggio e Giugno, il circolo nocese dell’IDV ha contribuito a raccogliere le firme per promuovere i referendum, ma adesso è arrivato il momento, per ogni singolo cittadino, di difendere se stesso e le proprie idee andando a VOTARE Sì PER FERMARE IL NUCLEARE, LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA E IL LEGITTIMO IMPEDIMENTO. Il 12 e 13 giugno solo se 25.000.000 di italiani si recheranno alle urne il referendum sarà valido. Ognuno di noi è chiamato, quindi, a scendere in campo personalmente per difendere le proprie idee e i propri diritti.
ITALIA DEI VALORI NOCI

martedì 15 marzo 2011

NUCLEARE: LA CRONACA RIACCENDE IL DIBATTITO

La tragedia giapponese di questi giorni ripropone, seppur  indirettamente, il tema del nucleare inteso come risorsa energetica per il futuro. Nonostante un po’ tutti si avventurino in considerazioni anche tecnicistiche, cercando di spiegare e soprattutto convincere sull’opportunità offerta da questa fonte energetica, il nucleare,  a detta di molti esperti, (non riconducibili a nessuna lobby e/o organizzazione economica) rappresenta una minaccia concreta sempre, a prescindere dal livello di sicurezza raggiunto.
Lo stesso “concetto di sicurezza” in ambito industriale non può considerarsi un obbiettivo da raggiungere con certezza assoluta soprattutto quando si devono fronteggiare manifestazioni naturali così imprevedibili e devastanti. Le centrali giapponesi, ad esempio, sono state progettate e realizzate per resistere a scosse di terremoto di 8,5 gradi della scala Richter, ma non hanno retto quando il sisma è arrivato ad una intensità pari  a 8,9. Le centrali che si vorrebbero costruire in Italia sarebbero in grado di resistere a scosse di 7,1 gradi ma, siamo sicuri che questo dimensionamento sia sufficiente sempre?
In definitiva, non conoscendo l’evoluzione e la portata dei fenomeni naturali non saremo mai in grado di porre un insediamento nucleare in condizioni di assoluta sicurezza, soprattutto alla luce delle attuali conoscenze nel campo.
Un secondo aspetto da non sottovalutare è quello della “economicità”, presunta, del nucleare.  Anche su questo argomento non si possono fare valutazioni perché ad oggi nemmeno un chilogrammo di scorie radioattive è stato smaltito da chicchessia e forse la fattibilità della cosa la capiremo solo fra trentamila anni, che è il tempo necessario per il decadimento spontaneo.
Non a caso sullo smaltimento dei rifiuti nucleari lo scenario appare molto nebuloso e si continua a rimandare l’approccio serio al problema alle generazioni future le quali dovranno sostenere dei costi ingentissimi. A quel punto la bilancia costi/benefici penderebbe inevitabilmente dalla parte sbagliata.
Alle luce di queste valutazioni l’’Italia dei Valori invita tutti a fare una riflessione profonda sulla opportunità di continuare a perseguire la strada del nucleare come unica alternativa al petrolio per il sostentamento energetico mondiale.  Il Referendum del 12 Giugno rappresenta forse l’ultima occasione per ribadire il no ad una fonte energetica che preoccupa e non dà garanzie. L’idea per il futuro rimane quella di puntare su energie alternative a basso impatto ambientale, molte delle quali già si utilizzano e che hanno mostrato efficacia rispetto ai costi di investimento.
Votare “SI” al Referendum significa abrogare tutta una serie di norme che il Governo Berlusconi ha emanato per la realizzazione di impianti di produzione di energia nucleare sul territorio nazionale, alcuni dei quali proprio in casa nostra.     

il gruppo IdV Noci