martedì 12 ottobre 2010

IDV CONTRO L'IMMOBILISMO DEGLI AMMINISTRATORI: IL COMUNE FA POCO PER LORO (FAX,4 SETTEMBRE 2010)



IDV Noci. Riflessioni sull’esito del consiglio comunale del 9 agosto con l'ordine del giorno proposto dalla CIA di Bari sullo stato di crisi del settore agricolo.
Il circolo nocese di Italia dei Valori prende atto, ancora una volta, dell’immobilità dell’amministrazione rispetto alle problematiche che riguardano il settore. Queste alcune delle frasi pronunciate durante il dibattito:“difficoltà dell'amministrazione a farsi da garante nel settore per dirimere i disaccordi sul prezzo del latte che in questi anni si sono ripetuti irreparabilmente”, “dovremmo batterci insieme per avere le etichette con le provenienze dei prodotti. In questi anni non siamo stati in grado di metterci insieme per far valere la nostra forza”, “tutti insieme potremmo affrontare e capire meglio i problemi del settore”  e per finire la solita proposta del sindaco di convocare un consiglio monotematico. Allo stato degli atti ci preme riportare l’attenzione sulla proposte che avevamo avanzato non molto tempo fa e che avevamo presentato in una intervista pubblicata sulla carta stampata locale: centrale di raccolta latte, impulso da parte dell’amministrazione per richiedere le denominazioni di origine dei prodotti locali e regolamentazione del turismo rurale. Tre punti, a nostro parere, fondamentali e in cui la collaborazione tra amministrazione, associazioni di categoria, agricoltori e allevatori risulta fondamentale. Ribadiamo la necessità di una presa di coscienza da parte di tutti i soggetti coinvolti, a tutti i livelli. Chiediamo ancora una volta al sindaco e all’assessore alle attività produttive con delega all’agricoltura ( chiunque esso sia, prendendo atto della delicata situazione all’interno del partito che attualmente lo rappresenta ) di passare dalle parole, fin ora davvero troppe, ai fatti. Ci consola appena il fatto che il polo unico di raccolta latte sia stato citato all’interno del dibattito consiliare. Ci spaventa la mancanza di una presenza competente e proponente all’interno del consiglio. Ci allarma la situazione a livello nazionale dei settori interessati e ci convinciamo giorno per giorno che l’impulso dell’amministrazione e degli altri soggetti interessati direttamente e indirettamente sia fondamentale. Ben venga, a questo punto, il consiglio monotematico ma auspichiamo la partecipazione attiva dei rappresentanti di categoria e chiediamo loro di battersi per portare sul tavolo del consiglio delle proposte concrete e realmente attuabili in una logica unica di tutela del lavoro delle categorie interessate. Nel contempo chiediamo agli agricoltori e allevatori di prendere piena coscienza delle opportunità esistenti per riportate ai migliori livelli i settori, strategie e progetti che richiedono un cambio di rotta e se vogliamo di mentalità rispetto alla concezione classica e qui radicata del lavoro agricolo e zootecnico. 



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